Profilassi per tutti
Che tipi di spazzolini esistono?
Gli spazzolini manuali
La maggior parte degli spazzolini manuali in commercio soddisfa le condizioni che la scienza pone a uno spazzolino per essere considerato buono, ossia:
- avere setole sintetiche, arrotondate alle estremità, per risparmiare i denti e le gengive. Le setole naturali sono un terreno ideale per la proliferazione di batteri e perciò sono antigieniche;
- avere una testina piccola per pulire accuratamente tutti i denti, anche quelli difficilmente raggiungibili.
Gli spazzolini elettrici
Rispetto agli spazzolini manuali, i moderni spazzolini elettrici puliscono i denti in maniera più accurata. Tuttavia non bisogna pensare di poter pulire i denti più in fretta e con minor accuratezza, perché lo scopo è sempre lo stesso: rimuovere la placca batterica.
Gli spazzolini elettrici sono particolarmente indicati per le persone che con gli spazzolini manuali non ottengono risultati soddisfacenti. Si tratta per lo più dei bambini, delle persone anziane o disabili.
Gli spazzolini idrodinamici a onde sonore
Le testine dei moderni spazzolini a onde sonore emettono 30’000 vibrazioni al minuto. Con questi spazzolini non è più necessaria una tecnica di pulizia elaborata e nella quasi totalità dei casi garantiscono una perfetta pulizia dei denti.
Inoltre, con gli spazzolini a onde sonore risulta anche più facile pulire i denti a terzi. Particolarmente indicati per i bambini (e ora disponibili per i bimbi a partire dai 4 anni) si rivelano gli spazzolini che di volta in volta prolungano i tempi di pulizia di pochi secondi.
Altrettanto interessanti sono gli spazzolini a tre testine, che permettono di pulire contemporaneamente tre superfici: quelle masticatorie, quelle interne e quelle esterne. Gli spazzolini a onde sonore migliorano nettamente l’igiene orale anche nei punti più difficili da raggiungere, come gli spazi interdentali e le nicchie che si formano tra i denti e gli apparecchi ortodontici.
Gli spazzolini idrodinamici a onde sonore hanno il vantaggio di pulire a fondo i denti e gli spazi interdentali senza ferire la gengiva, quindi sono particolarmente raccomandati per i pazienti con impianti dentali e numerose ricostruzioni, nonché per coloro che soffrono di gengiviti, parodontiti o colletti scoperti, o che usano una tecnica di pulizia dei denti sbagliata.
Video sulla tecnica di pulizia dei denti
Che dentifricio scegliere?
Uno contenente fluoruri?
Per prevenire la carie utilizzate esclusivamente dentifrici contenenti fluoruri. Oggigiorno questo è il caso della maggioranza dei dentifrici.
Uno più o meno abrasivo?
Per proteggere lo smalto dai graffi, evitate di usare un dentifricio troppo abrasivo. I dentifrici sbiancanti possono rivelarsi pericolosi. Controllate il cosiddetto valore RDA (Relative Dentine Abrasivity), che indica il grado di abrasività degli agenti pulenti contenuti nel dentifricio. Maggiore è il valore RDA, più abrasivo e dannoso per i denti sarà il dentifricio.
Uno con un determinato gusto?
Il gusto del dentifricio, di per sé, non ha alcuna importanza. È quindi consigliabile sceglierne uno che vi piaccia.
Che risciacquo orale scegliere?
Le acque dentifricie
Le acque dentifricie servono unicamente a rinfrescare la bocca e non hanno alcun effetto terapeutico o preventivo. L’aggiunta di essenze di piante aromatiche può avere un effetto benefico sulle gengive.
I collutori medicinali
I collutori medicinali contengono una concentrazione minima di fluoruri, che agiscono sullo smalto dei denti e permettono di ridurre la carie del 30-50%. Questi prodotti sono particolarmente adatti agli adolescenti. Chi utilizza ogni giorno un collutorio può rinunciare al gel al fluoruro.
Cosa uso per pulire gli spazi interdentali?
Il filo interdentale
Muovete con cura il filo in su e in giù negli spazi interdentali lungo entrambi i lati dei denti. È importante passarlo leggermente anche sotto la gengiva, dove si accumulano molti batteri. Fate però molta attenzione per evitare di ferire la gengiva.
La vostra gengiva sanguina dopo l’uso del filo interdentale? In questo caso non smettete, anzi continuate a pulire gli spazi interdentali! Se la gengiva sanguina, significa che è infiammata a causa dell’accumulo di batteri. Utilizzando ripetutamente il filo interdentale, il numero di batteri nocivi diminuisce e la gengiva smette di sanguinare.
Gli stuzzicadenti interdentali
Gli stuzzicadenti interdentali non sono semplici stuzzicadenti, ma strumenti specifici per l’igiene orale a sezione triangolare, prodotti con un tipo di legno flessibile. Con gli stuzzicadenti rotondi che si trovano soprattutto nei ristoranti si possono rimuovere i resti di cibo, ma non la placca tenacemente attaccata ai denti.
Gli scovolini interdentali
Per gli spazi interdentali più ampi, l’ideale è un filo Super-Floss, che presenta segmenti più spessi alternati a segmenti più fini, nonché gli scovolini interdentali, che sono particolarmente utili per chi porta apparecchi ortodontici e non riesce quindi a far passare il filo negli spazi interdentali.
Sono inoltre disponibili apparecchi elettrici in grado di sostituire il filo interdentale, ma il loro uso risulta spesso difficoltoso.
Informazioni utili sulle gomme da masticare
Stimolano la produzione di saliva
Masticare stimola la salivazione; la saliva diluisce gli acidi presenti nel cavo orale e fa sì che i minerali in essa contenuti si depositino nello smalto dei denti e «riparino» i danni già causati dagli acidi.
«Senza zucchero», «risparmia i denti» o «amico dei denti»?
Quando si sceglie una gomma da masticare, bisogna stare attenti che non danneggi i denti. La dicitura «senza zucchero» non basta: tali prodotti, infatti, possono contenere altri carboidrati, che la placca fa fermentare e trasforma rapidamente in acidi nocivi per i denti.
Possono essere definiti dolciumi che «risparmiano i denti» o «amici dei denti» unicamente i prodotti che non fermentano in maniera significativa trasformandosi in acidi dannosi.
Si consiglia quindi di masticare solo gomme specifiche per l’igiene orale e quelle con la dicitura «amico dei denti» e il logo del dentino felice sotto l’ombrello. In questo modo si ha la certezza che non si formino acidi.